Dopo una gestazione molto lunga e travagliata finalmente la legge che disciplina le professioni non organizzate in ordini e albi è diventata realtà.
La sua storia è iniziata con la presentazione della proposta 1934 il 20 novembre 2008, proposta che è stata poi unificata ad altri 4 disegni di legge presentati da diversi parlamentari nel corso della legislatura. Dopo numerose modifiche, tagli e correzioni e dopo il vaglio delle Commissioni della Camera e il vaglio del Senato, il DDL è ritornato alla Camera e infine nuovamente alla X Commissione Attività produttive, commercio e turismo da cui era partita. Per noi, che da anni ci battiamo per il riconoscimento della nostra professione e della nostra Associazione, questa è una pietra miliare nella storia non solo di AITI, ma dell'intera società italiana. Se oggi possiamo chiamarci professionisti a tutti gli effetti, lo dobbiamo a questa Legge.
In occasione dei Roadshow di presentazione del nostro nuovo Statuto e Regolamento nazionale avevamo ampiamente illustrato e anticipato le ripercussioni sulla nostra Associazione di quella che allora era ancora una proposta di legge, ma che, pur con le dovute cautele, presentava contenuti e principi che difficilmente sarebbero cambiati.
A questo proposito sottolineiamo che tutti i punti della legge trovano pieno riscontro nei nostri documenti statutari, come ad esempio la formazione continua dei soci (Art. 2, comma 3 "Le associazioni professionali promuovono, anche attraverso specifiche iniziative, la formazione permanente dei propri iscritti….) e la ridefinizione dei soci Ordinari secondo i criteri di abitualità e prevalenza della propria attività (Art. 1, comma 2 "Ai fini della presente legge, per «professione non organizzata in ordini o collegi», di seguito denominata «professione», si intende l'attività economica, anche organizzata, volta alla prestazione di servizi o di opere a favore di terzi, esercitata abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale…"), solo per citare due punti basilari.
Per tutti i soci predisporremo un breve promemoria a illustrazione della conformità del nostro nuovo Statuto alla Legge appena approvata.
Ovviamente ringraziamo ancora di cuore tutti i soci che con la loro presenza all'Assemblea di maggio hanno approvato il nuovo Statuto e il nuovo Regolamento nazionale.
Per il prossimo futuro siamo impegnati nella definizione della norma UNI per la nostra professione, un tavolo al quale partecipiamo attivamente in quanto proponenti.