Anche la cultura arranca. Secondo le stime dell'Associazione Italiana Editori per il 2020 si prevedono 18.600 opere pubblicate in meno, 39,3 milioni di copie in meno stampate e confezionate, 2.500 titoli in meno tradotti. È per questo che AITI ha sottoscritto un appello congiunto insieme a SLC-CGIL, a Strade, ANITI e ad AI chiedendo al governo che anche autori, traduttori, illustratori, figure autoriali indispensabili nella produzione del libro e nel mercato culturale, non siano lasciati indietro. Il testo integrale dell'appello è disponibile qui.